Superbonus 110% e bonus edilizi. Il Senato vara la legge di conversione “Aiuti bis”.
Approvati gli interventi per lo sblocco crediti.
Il Senato vara la Legge di conversione del Decreto Aiuti-bis, e passa la “palla” alla Camera.
L’attesa ha dato risultati parziali ma efficaci.
Prima le scelte negative: cosa non è andato in porto
- No all’emendamento per gli interventi sugli edifici unifamiliari, per eliminare il termine di scadenza del 30 settembre 2022 e della condizione che siano stati effettuati lavori per almeno il 30 per cento dell’intervento complessivo.
- No all’emendamento per concedere più tempo all’utilizzo delle detrazioni fiscali del 110% per gli interventi sugli edifici unifamiliari. Resta confermata la scadenza finale del 31dicembre 2022.
Gli emendamenti positivi, invece, riguardano la responsabilità solidale nella cessione dei crediti.
La responsabilità solidale per la cessione dei crediti legati a bonus edilizi e superbonus viene ora circoscritta ai casi di violazione “con dolo o colpa grave” per i crediti maturati successivamente al decreto-legge del 12/11/2021 “decreto antifrodi”. L’emendamento, per evitare dissidi politici, è stato presentato dal Governo, ed è l’unico approvato, con il solo scopo di liberare i crediti bloccati per le migliaia di imprese che si sono trovate in grave situazione finanziaria per il blocco delle cessioni.
Per quanto riguarda i crediti sorti prima delle misure introdotte in funzione antifrode, la responsabilità solidale per i soggetti diversi da banche, intermediari finanziari e assicurazioni, sarà circoscritta ai casi di dolo o colpa grave ma sarà necessaria la presentazione di visti di conformità, asseverazioni e attestazioni, ora per allora.
Conclusioni da una prima lettura:
- abolizione della responsabilità solidale per qualsiasi cessionario nel caso di superbonus;
- abolizione della responsabilità solidale dei cessionari nel caso di crediti legati ad altri bonus edilizi generati dopo il decreto antifrode;
- abolizione della responsabilità solidale per i cessionari dei crediti legati agli altri bonus edilizi anche precedenti al decreto antifrode, a patto che ci sia un’asseverazione anche post.
Resta ferma in ogni caso la responsabilità dei cessionari per dolo o colpa grave”.
Ecco il testo approvato
Ora la Camera non potrà far altro che approvare senza modifiche.
I temi non trattati, a detta dei senatori interpellati, saranno proposti al nuovo Parlamento che nascerà dal voto del 25 settembre.
Anche se non si è ottenuto il massimo, possiamo comunque accontentarci per il momento.
Buon voto a tutti.
Dott. Mirco Arcangeli Commercialista in Catania e Milano
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